Riflessioni sulle nuove categorie donne Fis master

Riflessioni sulle nuove categorie donne Fis master

Riporto alcune riflessioni di Licia Arsuffi, ex responsabile Master Alpi Centrali e rappresentante in commissione nazionale per molti anni, in relazione alla nuova divisione della categoria C in ambito Fis per le gare internazionali modifiche che vi ricordiamo a fianco.

 

Buona lettura e sono graditi commenti in questo articolo, commenti che potrete fare scrivendo in fondo a questa pagina.

 

 

“La scorsa primavera, durante il consueto meeting, da parte della Commissione internazionale Master, è stato approvato un grande cambiamento dei regolamenti che riguardano il settore femminile.

Finalmente, dopo tanti anni, ci si è resi conto che non aveva alcuna logica continuare a far gareggiare le donne in un unico gruppo anagrafico che partiva dai 30 anni fino anche ai 90.

Non serve fare un trattato antropologico per spiegare che le donne (così come gli uomini) non sono uguali a 30-40-50 e 60 anni e pensare di far gareggiare tutte sullo stesso piano, da un lato può mettere in difficoltà le più ‘anziane’, dall’altro può annoiare le più giovani.

Già da alcune stagioni la Fis aveva introdotto, ai fini delle premiazioni, in tutte le gare FMC e al WMC, due distinte classifiche Overall, separando il gruppo C, in due gruppi per età al fine di dare più equilibrio ad una categoria che, anagraficamente parlando, equilibrata non era.

Ora la grande novità, già messa in campo alle gare in Sud America e replicata alle tre tappe indoor, con le atlete più giovani (30-59) aggregate al gruppo maschile di corrispondenza anagrafica, e le atlete del neonato gruppo D, aggregate analogamente al gruppo B.

Scorrendo le classifiche, anche in presenza di poche partecipanti, come in Sud America, non sembra si siano creati particolari problemi ad attribuire penalità e punteggi, visto anche il regolamento Fis, che prevede in caso di impossibilità a conteggiare la penalità, di applicare la penalità massima, che per le gare di FMC femminile è 10.

Mi piace però sottolineare che una quindicina di anni fa anche l’allora Commissione Nazionale Master Fisi aveva provato a separare anagraficamente il gruppo femminile come quello maschile, creando i gruppi C e D. Purtroppo non si è avuta la pazienza di abituare il mondo delle gare a questa suddivisione e dopo una sola stagione è stata fatta ‘marcia indietro’ a causa di una serie di problematiche che avrebbero comunque potuto essere risolte con il volere di tutti.

Oggi invece la Fisi cosa fa? Sembra che nessuno nè all’interno della Commissione Nazionale Master ne’ in C.C.A.A.eF., si sia accorto di questa importante novità, bollata su una rivista di settore come ‘discutibile formula’.

Eppure sono anni che arrivano istanze in questa direzione da parte delle atlete Master che non trovavano giusto gareggiare in un gruppo unico, mischiando trentenni e sessantenni come se fossero uguali.  Istanze sempre inascoltate, salvo in un’unica occasione ad un Criterium Nazionale Master, ove è stata premiata simbolicamente la Overall suddivisa in due gruppi anagrafici.

Visto che da noi la stagione non è ancora iniziata e l’ Agenda non è stata ancora pubblicata, volendo ci sarebbe ancora la possibilità di adeguare le categorie Fisi a quelle Fis, ma a quanto pare a nessuno, Commissione Nazionale Master in testa, sembra interessare.

E da ex componente la Commissione, mi spiace molto vedere come il settore femminile del mondo master venga sempre trattato con superficialità, senza provare almeno a capire che certe richieste non sono capricci ma reali esigenze. La Commissione attualmente in carica e la CCAAeF, che due anni fa hanno riportato le categorie maschili a due gruppi ‘per uniformarsi ai regolamenti Fis’, perché oggi fanno orecchie da mercante ai NUOVI REGOLAMENTI FIS? Forse perché riguardano le donne? Sono fermamente convinta che se un cambio epocale del genere avesse riguardato il settore maschile ci sarebbe stata la corsa per adeguare anche i regolamenti nazionali, invece in un mondo sportivo maschilista si fa finta di niente, forse per paura di dover dare 3 medaglie in più ai Campionati Italiani?”

Licia Arsuffi

 

2 Commenti
  • Aldo Ronconi
    Inserito su 23:15h, 04 Dicembre Rispondi

    Hai ragione

  • Gian Luca Porta
    Inserito su 21:53h, 04 Dicembre Rispondi

    concordo in toto con quanto scritto da Licia.

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